RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL CASTELLO DI MARAZZANO

RECUPERO E VALORIZZAZIONE DEL CASTELLO DI MARAZZANO

L’Amministrazione Comunale di Gemmano, nonostante le difficoltà a cui andrà sicuramente incontro, è tentata di non perdere il patrimonio storico testimoniale costituito dalle mura che cingono il Castello, e dal borgo stesso di Marazzano, con la sua vecchia chiesa e la sua canonica. Vediamo i cenni storici sul Castello. Esso è sorto dall’anno 1125 per iniziativa di Paolo di Marazzano della famiglia Marazzani “antichissima fino ai tempi di Attila, della quale ve n’era nel Regno di Napoli nobilissima”. Nel 1209 l’Imperatore Ottone IV concede delle proprietà di Gemmano e Marazzano all’Arcivescovo di Ravenna. Nel 1270 Malatesta da Verucchio, con l’aiuto dei Cesenati, conquista i castelli di Gemmano, Marazzano, Croce e Monte Colombo ai danni dell’arcivescovado di Ravenna, andando ad avviare il dominio della famiglia Malatesta su questi luoghi, che ne caratterizzerà la storia per almeno due secoli. La Signoria dei Malatesta infatti nasce e consolida il proprio potere durante tre secoli, dal 1200 al 1500 nei quali, con i diversi rami della famiglia, governerà tante città della Romagna e delle Marche ed altre ancora in Toscana e Lombardia, ma che manterrà sempre il suo nucleo più potente, famoso ed agguerrito nelle terre riminesi. In origine erano a Rimini, ma presto divennero famosi a Cesena. La carriera dei fratelli Malatesta cominciò con Galeotto, un giovane faccendiere che ben presto si distinse fra i signori della Romagna per la sua sagacia e intraprendenza nei negozi e negli intrighi. Nell’aprile del 1356 Galeotto Malatesta di Rimini ottiene in affitto per cinque anni, dall’arcivescovo di Ravenna, alcuni castelli del riminese, peraltro già in suo possesso, quali Gemmano, Marazzano, Monte Colombo, Montescudo, Coriano. Si ha poi cenno che negli anni 1400 il Castello di Marazzano fu abitato dal Capitano Alessandro di Giulio Marazzani eccellentissimo dottore in legge da cui discende Melchiorre Marazzani “Condottiere d’Huomini d’Arme” poi spostatosi in Lombardia. Di seguito si ritrovano alcuni cenni nella relazione della visita pastorale di Monsignor Giovanni Vincenzo Castelli nel 1577, da cui si desume la presenza della chiesa e della canonica di Marazzano. “E’ in corso uno studio tecnico – rivela il Sindaco di Gemmano Riziero Santi – sullo stato in cui versano le mura e le diverse strutture che costituiscono l’attuale borgo-castello di Marazzano ed una valutazione dei costi per la messa in sicurezza ed il recupero. Da lì saranno attivati tutti i rapporti necessari con le istituzioni regionali ed europee, la Curia Vescovile ed i privati per tentare l’impresa di non disperdere questo patrimonio, ma anzi di valorizzarlo a luogo di memoria e meta di visitatori”.