PAPPARDELLE, NATURA, STORIA: TRE BUONE RAGIONI PER VISITARE GEMMANO IN AGOSTO

XXXTorna puntuale da 22 anni, a metà agosto, la sagra delle pappardelle di Gemmano, tripudio delle cose semplici: il buon mangiare, la buona musica popolare, il bel vedere, il ben stare. Per la locale proloco, e i suoi volontari, il lavoro è iniziato già da settimane, con le azdore che impastano e tirano la sfoglia a mano e poi la tagliano… a pappardella. Semplicità, genuinità, maestria, sono il segr…eto di un successo che si replica negli anni e che riesce a far salire sul balcone dell’Adriatico tanta gente e tanti giovani alla ricerca di profumi e sensazioni che solo dalla tipicità dei nostri luoghi si possono avere. Per quattro serate, seduti al tavolo sul balcone dell’Adriatico, di fronte ad un piatto di pappardelle e ad un buon bicchiere di vino, in buona compagnia, si ammirano i dintorni delle terre del Montefeltro e dei Malatesta, mentre si intuiscono solo i movimenti frenetici ed i suoni della costa. Se solo arrivano qualche ora prima della cena i visitatori ad attenderli troveranno un paesaggio naturale stupendo, con i suoi calanchi, il suo paesaggio rurale, la Riserva di Onferno, le Grotte di gesso da poco riaperte al pubblico. Scavate dalle acque di un torrentello che nel corso dei millenni si è fatto strada attraverso la roccia, le grotte di Onferno si aprono alla base del grande e singolare masso gessoso su cui anticamente sorgeva il “Castrum Inferni”. La grotta ha uno sviluppo di circa 400 metri e una delle sue caratteristiche consiste nella presenza di cospicue colonie di chirotteri. Lungo il percorso s’incontrano stanze di diversa grandezza, alcune molto ampie, altre più piccole e ricche di creazioni. La parte più famosa della grotta è la sala Quirina, detta anche Sala dei Mammelloni per le grosse protuberanze coniche di gesso che sporgono dal soffitto. A Gemmano, anche se è l’unico paese dell’entroterra a non avere una presenza forte dell’architettura difensiva dei Malatesta, si trovano tuttavia interessanti ed originalissime tracce storiche, del passaggio del fronte, della linea Gotica, e poi rifugi di guerra che sono visitabili attraverso sentieri, percorribili anche con le biciclette messe a disposizione gratuitamente e indicati nelle piantine che possono essere ritirate presso l’Ufficio turistico che si trova all’interno della sede comunale.