L’Unione 2.0 anticamera del Comune della Valconca

Il 27 settembre 2013 è lo “Statuto day”. L’Unione Valconca 2.0 sarà presentata ufficialmente nei Consigli Comunali degli otto comuni che partecipano all’operazione di ammodernamento istituzionale. Ma come si presenta la nuova Unione e in cosa si differenzia da quella precedente? L’Unione 2.0 somiglierà molto di più ad un Comune. I suoi organi istituzionali sono Consiglio, Presidente e Giunta. Il Presidente è eletto dal Consiglio sulla base di un documento programmatico, sovraintende all’attività degli uffici, attribuisce le deleghe ai componenti della Giunta e nomina un Vice. Il Consiglio, composto da due consiglieri per ogni comune aderente, avrà un Presidente e un Vice e inoltre saranno costituiti i gruppo consiliari, con un minimo di 5 consiglieri, e quindi i capigruppo e la conferenza dei capigruppo. La Giunta prende il posto dell’Ufficio di Presidenza dell’Unione ed è composta dai Sindaci che però hanno facoltà di nominare un proprio delegato permanente. C’è un aspetto dello statuto che conferma la forte determinazione politica di una integrazione vera e senza mire di annessioni: sta’ nel meccanismo decisionale assunto di ogni testa un voto, salvo il voto ponderato (valore doppio) al consigliere di maggioranza per garantire il mantenimento degli equilibri usciti dalle urne. La governance dell’Unione 2.0 non potrà avere costi aggiuntivi: in poche parole la politica con l’Unione 2.0 non avrà un costo per i cittadini. L’Unione 2.0, dalla quale sarà più complicato disimpegnarsi, ha autonomia in materia di tasse tariffe e contributi sui servizi conferiti e potrà convenzionarsi con comuni e altre Unioni, ma solo con responsabilità dell’esercizio associato. Ampio il titolo dedicato nello Statuto alla partecipazione: Referendum, istanze, petizioni, conferenze con associazionismo, accesso alle informazioni e agli atti, Ufficio Relazioni con il pubblico. Tutto per una maggiore democrazia e partecipazione reale. Anche l’apparato sarà organizzato con il principio dell’efficienza e dell’economia: niente dirigenti, ma responsabili di area, collaborazioni fra Enti e gestione dei servizi pubblici locali nelle materie attribuite garantendo efficienza, economicità e vigilanza degli utenti. Le spese generali dell’Unione 2.0 saranno ripartite fra i comuni aderenti in ragione del numero degli abitanti, mentre le pese per servizi saranno ripartite in base a quanto previsto dalle convenzioni di conferimento. L’Unione, come detto, sarà composta da otto comuni: Morciano di R., San Clemente, Gemmano, Montescudo, Mondaino, Montefiore, Montegridolfo, l’ingresso di Monte Colombo e la pervicace determinazione di Saludecio di rimanerne fuori, per poi però, in base a quanto stabilisce la norma, doversi convenzionare con l’Unione successivamente per la gestione dei propri servizi. In attesa della fusione dei nove comuni nel Comune della Valconca. (Riziero Santi – Sindaco di Gemmano)

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